Halloween si sta avvicinando e sì, tra qualche giorno ti proporrò la mia personale classifica dei personaggi femminili cinematografici più spaventosi di sempre. Oggi però ti voglio parlare delle donne “paurose” che ci sono nella realtà. Guardiamoci negli occhi: esistono eccome!
Sono coloro che in qualche modo minano la tua tranquillità. O che propongono un’idea di donna brutta. Ma davvero brutta eh. Brutta da far spavento. Se ne conosci una, be’ evitala. Per il tuo bene.
P.S. Si fa per ridere, ovviamente.
P.S. 2 Psicopatiche escluse
La donna tradizionalista (Halloween è il diavolo)
Non possiamo essere tutte libere e belle, giusto? Ci sono donne che sembrano essere state create in un’era del passato. Forse non mungeranno le mucche all’alba per preparare dei dolci col latte fresco, ma sono legate alle tradizioni con un filo di titanio.
Come la riconosci? Dalla conoscenza metodica dei canti di chiesa e dalla capacità ogni volta sempre nuova di attaccare donne più libere di lei. Sono quelle che in genere associano se stesse alla luce e le altre alle tenebre.
Hanno anche una sottospecie, le paracule. Quelle che in società indossano una splendente veste virginale e nel privato invece…no.
La donna gattara
Premessa doverosa: la gattara non è la donna che ama i gatti. Quelle che simpaticamente si definiscono come gattare solo perché condividono il proprio monolocale con Orazio sono deliziose.
La gattara vive e si realizza SOLO attraverso queste creature. Le nutre, non teme il tanfo di pesce che emana dai suoi vestiti. Solitamente databili al 1978. Questo mi getta nello sconforto. È una questione (u)morale.
La donna ansiosa
Ha una caratteristica precisa. Si fa sentire ogni dodici-quattordici anni. Le sue telefonate hanno la frequenza del passaggio di una cometa insomma.
Solitamente incapace di stabilire con tranquillità un elenco di cose da fare, utilizza te (e solo te) per calmarsi. In genere parla di tasse, esami medici, squilibri sociali e acne. Argomenti di cui tu non sai ovviamente nulla. E che vorresti continuare a ignorare. Naturalmente non puoi. Perché parlando con lei scopri di appartenere ad un’etnia sconosciuta e che probabilmente verrai rinchiusa a breve. “Lo hanno detto ieri sera al tg, non hai sentito?“.
NO.
La donna rabbiosa
Tace. Pensa. Riflette. Poi sbotta. La rabbiosa è colei a cui non va bene NIENTE. Un’attrice si fa bionda? Brutta. Torna castana? Brutta. Grassa? Mamma mia, che orrore. Magra? Ma che schifo, mangia qualcosa! Pontifica e giudica con ghigno satanico e capello cotonato. Sul suo profilo Facebook si circonda di gente affine. Infatti, il suo status viene sempre commentato da persone che “stavo pensando la stessa cosa!“.
Se ti offre una mela, rifiuta con garbo.
La donna materna
Concepisce i rapporti umani come la relazione madre-“figlio maschio” nell’Italia degli anni ’50. Nella sua ideale classifica, al primo posto c’è mangiare o far sì che tutti mangino a sufficienza. Per anni. Al secondo posto, organizzare le cose da mangiare per i prossimi anni.
Ovviamente, dovrai aspettare 3 ore prima di fare il bagno.
La donna seduttiva
È colei che in mezzo a milioni di uomini sul globo terracqueo decide di fare la disinvolta proprio col tuo. E anche con l’altro milione naturalmente. Per carità, non succede nulla di catastrofico. Solo che a un certo punto cominci a dubitare di tutto. Poi quando glielo fai amorevolmente notare ti guarda e ti dice, “Se sei insicura non è un problema mio“. Giusto. Se sei stronza, sì.
Ah, leggendo questo post non si riconoscerà.
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