Mangiare bene è necessario per stare bene. Ma una dieta che semplifichi le cose e ci permetta di organizzare i pasti in maniera razionale è altrettanto importante. La dieta volumetrica, detta anche dieta delle ciotole, nella versione ideata da Lucia Bacciottini, nutrizionista dell’università di Firenze, nasce proprio per liberarci dalla schiavitù della bilancia (decisamente sopravvalutata in questi anni). Dunque, il cibo non va pesato ma ripensato a livello di volume.
Bastano cinque ciotole per dosare i componenti nutritivi giusti. Nutrirsi bene, infatti, vuol dire avere la quantità esatta di ogni elemento. E la quantità esatta si deve vedere, non pesare.
La dieta delle ciotole
La ciotola più grande è quella per le verdure crude. Inutile che ti stia a elencare le virtù delle crudité. Ma se non hai mai apprezzato il valore di una buona insalata fresca o di un delizioso pinzimonio è il caso di ripensare i tuoi ideali.
Subito dopo arriva la ciotola delle verdure cotte e poi quella dei carboidrati. In questo caso la raccomandazione è presto detta. Mai demonizzarli, ma di certo andrebbero mangiati integrali.
Riso e pasta integrali infatti hanno maggiore potere saziante, un minore impatto sul metabolismo degli zuccheri e hanno tutte le sostanze nutritive al posto giusto. In più sono buonissimi.
Di ciotola in ciotola siamo passati alla quarta, quella dei legumi. Poi, diminuendo sempre più le dimensioni, quella della frutta fresca, quella per le proteine (uova o formaggi). Infine una micro ciotola per frutta secca e condimenti. Senza dimenticare il piatto forte, quello con le proteine animali.
Come vedi, nessun alimento è escluso a priori, ma tutto viene organizzato secondo criteri equilibrati.
Naturalmente, questo post vuole essere solo un suggerimento. Se hai necessità di perdere molti chili, il consiglio più giusto è solo uno: farti seguire da uno specialista.
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