Sono in crescita in Italia soprattutto tra le donne le allergie da nichel. È quanto emerge dai dati raccolti dal progetto Allergicamente, promosso da AAIITO (Associazione Allergologi Immunologi Italiani Territoriali e Ospedalieri).
Questo metallo, presente in molti alimenti, è responsabile del 50% delle allergie per il gentil sesso. Seguito da essenze profumate, cosmetici e coloranti.
I dati sono in crescita in tutta Europa. Solo in Italia il 32% della popolazione soffre di allergia al nichel. Con una proporzione tra donne e uomini di 3:1.
Il nichel è spesso e volentieri occultato e la forma allergica più classica è quella dell’eczema localizzato. In genere, nei punti del corpo dove si mettono i metalli: lobi delle orecchie, polsi, pancia (i bottoni dei jeans, ad esempio).
Per quanto concerne l’intolleranza al nichel di tipo alimentare, il discorso è più complesso.
Purtroppo il nichel è presente in molti alimenti, soprattutto le verdure, pomodori in primis. Ma anche cacao e cioccolato, farina d’avena e mais, noci e mandorle. Legumi freschi e secchi.
Nichel, cosa fare
Al primo campanello d’allarme, con sintomi come gonfiore intestinale, afte, stanchezza, rivolgiti ad uno specialista.
In questi casi è essenziale fare dei test ad hoc per capire se si è allergici. Una volta appurato il problema, si potrà procedere con una dieta specifica. E ridurre drasticamente l’assunzione degli alimenti incriminati.
Vanno esclusi anche i cibi in lattina. E bisogna rinunciare anche alle padelle in alluminio e teflon, preferendo quelle in ghisa, terracotta, titanio e vetro temperato ad esempio.
Anche i metodi di cottura dovrebbero essere modificati. Tra quelli più indicati, la bollitura, il bagnomaria, la cottura al vapore o al cartoccio, brasatura e stufatura.
Per quanto riguarda l’allergia da contatto, i consigli sono canonici. Leggi sempre l’etichetta dei prodotti cosmetici che acquisti e fai sempre una piccola prova per escludere il pericolo.
Fai attenzione anche ai vestiti che acquisti. Scegli se possibile quelli in tessuti naturali ed evita quelli sintetici che perdono colore.
Soprattutto, prima di usarlo, lava sempre quello che compri. I capi vengono spesso stoccati in container che potrebbero essere venuti in contatto con agenti allergenici.
In questo caso, anche il detersivo utilizzato deve essere composto da sostanze naturali, non allergeniche.
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