La Breast Cancer Awareness, la campagna per la prevenzione del tumore al seno, compie 25 anni e per l’occasione questa sera, 27 settembre, il duomo di Milano si tingerà di rosa. Rosa come il colore simbolo del progetto inaugurato nel 1992 da Evelyn H. Lauder. Un programma massiccio che in questo quarto di secolo ha sensibilizzato milioni di donne e uomini su un tema così delicato.
Qualche numero. La BCA ha raccolto oltre 50 milioni dollari per sostenere la ricerca nel mondo, con oltre 160 progetti finanziati. Senza dimenticare istruzione e servizi sanitari. I fondi sono raccolti attraverso le attività e le donazioni dei dipendenti, la vendita dei prodotti Nastro Rosa e i contributi da molti dei marchi di The Estée Lauder Companies.
Airc in campo contro il tumore al seno
Per il terzo anno di fila l’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro (AIRC) affiancherà la multinazionale della cosmetica nella ricorrenza, con l’obiettivo di arrivare ad una sopravvivenza del 100% dal tumore al seno.
A nulla servirebbe infatti indossare il nastro rosa della campagna se medici e ricercatori non potessero essere in grado di compiere il proprio lavoro per tutelare la salute femminile.
La prevenzione è la prima arma a disposizione di tutte. Ogni donna dovrebbe effettuare regolari controlli al seno e non sottovalutare i campanelli d’allarme. Se in famiglia sono assenti casi di malattia, la mammografia è raccomandata dai 50 ai 69 anni.
Essenziale, ovviamente, seguire uno stile di vita quanto più possibile corretto. Smettere di fumare è un primo passo importante, così come fare regolarmente ginnastica e mangiare bene.
I numeri di un successo
Rispetto a 25 anni fa, quando la Breast Cancer Campaign vedeva la luce, la diagnosi di tumore al seno fa meno paura. Secondo i dati relativi al 2016 riportati da Associazione Italiana Oncologia Medica (Aiom) e Associazione italiana dei registri tumori (Airtum), la sopravvivenza a 5 anni dalla scoperta della malattia ha toccato l’85,5%.
Un traguardo notevole che tuttavia non può indurci ad abbassare la guardia. Il cancro al seno infatti resta la neoplasia femminile più diffusa. Ecco perché iniziative come questa risultano importanti in termini di prevenzione e comunicazione.
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