L’invidia è una brutta bestia. Ti impedisce di vedere le cose nella loro verità. E improvvisamente sembra che nulla sia possibile, perché solo gli altri stanno meglio di te. Alicia Vikander, io ti invidio. Mi sono arresa all’evidenza e mi sento decisamente meglio. Cosa c’entra questo con il reboot di Tomb Raider diretto da Roar Uthaug? Adesso te lo spiego. Fammi solo sfogare un po’.
L’attrice svedese non ha fatto davvero nulla per essere odiata da me. Sta solo per diventare la moglie di Michael Fassbender, tutto qui. A parte gli scherzi, la ragazza è interprete talentuosa (premio Oscar come non protagonista nel 2016 per The Danish Girl) e donna di stile e merita tutto il successo che sta ottenendo in questi anni.
E che continuerà ad avere che visto che tra non molto la vedremo sul grande schermo appunto come nuova interprete di Lara Croft in Tomb Raider, ennesimo adattamento del popolare videogioco della Square Enix, Crystal Dynamics e Eidos Montreal.
Qualche giorno fa è stato reso noto il trailer italiano ufficiale del film che uscirà in sala a marzo 2018. C’è poco da dire: il fisico esile e scattante della Vikander, degna erede di Angelina Jolie, si sposa benissimo alla muscolare signorina Croft.
Tomb Raider, la storia continua
Nel filmato Alicia Vikander è una Lara giovane e scapestrata, una ricca e indolente studentessa di Londra che non sa mettere a frutto i suoi talenti e che rifiuta con ostinazione di guidare la multinazionale del padre, scomparso quando lei era solo una bambina.
Per dare finalmente una svolta alla sua vita, però, Lara deve chiudere i conti con quella figura genitoriale di ingombrante genialità. Decide così di far luce sul mistero e parte alla volta del mare del diavolo, al largo delle coste del Giappone. Forse è lì la soluzione a tutte le sue domande. Sì, dovrà anche salvare il mondo dalla minacciosa organizzazione Trinity.
Goditi questo dietro le quinte di Tomb Raider e invidia anche tu Alicia Vikander. Più siamo, meglio stiamo.
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