Ci siamo, è ufficiale. Nel senso che da adesso in poi non si torna indietro, Smack! – Blogzine per donne croniche è finalmente online nella sua veste rinnovata. Si vede a occhio nudo: è un tripudio di righe e di lampone. E adesso, qual è il prossimo passo? Facciamo così, provo a dirti in maniera stringata che cosa mi ha portata fino a qui. Giusto per rompere il ghiaccio.
Non è per niente facile raccontarti perché abbia deciso di “creare” questo blogzine. Sento però l’esigenza di farlo, perché le scelte importanti vanno sempre spiegate e motivate. Non mi piace farti pensare che Smack! sia il frutto di una serie di frustrazioni lavorative. Non sarebbe del tutto vero.
Smack! non nasce solo dall’insoddisfazione legata all’impossibilità di fare la giornalista in maniera “tradizionale”, ovvero senza precarietà. Anche perché il blog non è mai un porto sicuro, per diventarlo devi impegnarti al 100%.
Smack! è stato originato da tanti “no”. “No” ricevuti (leggasi promesse non mantenute, tonnellate di promesse non mantenute) ma anche “no” dati (se è così, tante care cose a lei e famiglia e mi saluti la mamma che è sempre tanto gentile!).
Alla fine quindi possiede una buona dose di personalità, quella bellissima dote dei bambini che, ogni secondo della loro vita, confermano al mondo di essere se stessi, magari dipingendo un rinoceronte rosa in mezzo a una grande macchia di colore. Sì, rosa, sta lì non lo vedi?
Smack! Le origini del mito
A un certo punto ho scelto, ho provato a capire cosa mi rendesse davvero felice e mi sono data una risposta: scrivere.
Poi mi sono chiesta, ma scrivere di cosa? Qui le risposte sono state meno sintetiche e categoriche: scrivere delle cose assurde della vita e della bellezza di essere donna ad esempio.
Poi ho circoscritto i concetti metafisici e sono arrivata alle basi: condividere qualche ricetta, parlare del grande ritorno del pantalone palazzo e del mai tanto apprezzato fondotinta. Dare qualche notizia di cinema, musica e televisione. Consigliare 400 libri, ridere e commuoversi per una storia o una foto. Infine, suggerire qualche riflessione sullo stare bene e in salute.
Così, giorno dopo giorno è nato Smack! – Blogzine per donne croniche.
Ho già spiegato qui cosa voglia dire essere una donna cronica, ma lasciami fare qualche precisazione. Come? Metti un aggettivo che allude alla malattia vicino alla parola donna? No, chiaramente.
La cronicità è qualcosa che nel tempo non cambia. Essere donne croniche vuol dire mantener fede alla propria identità femminile. C’è un modo tutto nostro, irrazionale e unico, di vivere la vita, di riflettere sul cosmo e sull’amore, di farci del male e poi rinascere. Rinascere più belle e più forti. Ecco, questo aspetto secondo me è e sarà sempre parte di noi. E provo a raccontarlo ogni giorno.
Nel mio armadio c’è ancora un mucchio di roba che devo rispedire ai miei vecchi datori di lavoro. È il caso di comprare una bella scatola gialla di Poste Italiane e lasciare che quelle cose tornino ai legittimi proprietari. Faccio spazio al nuovo. Faccio spazio a Smack!
Nota dell’autrice #1
Non ho ricevuto soldi da Poste Italiane. Purtroppo.
Nota dell’autrice #2
Questa e tutte le altre foto personali di Smack! – Blogzine per donne croniche sono di Silvia Gerbino.
Nota dell’autrice #3
Delle magliette a righe ti parlerò in un post a parte.
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